VII Trofeo Generali
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23-10 |
Aurisina
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Arrivo al ritrovo in palestra dubbioso se
fare o no questa ultima corsa del trofeo ts visto che non posso entrare
in classifica e i miei piedi ululano di fascite (?!). Vedo gli altri che
scalpitano e ... non posso rinunciare! Il percorso poi mi si addice
troppo: due volte lo strappo della Vedetta Liburnia. Mi posiziono in
fondo al gruppo con Alfatah ma allo sparo non riesco a resistere e
comincio a sorpassare fuoristrada. Mollato l'asfalto mi trovo dietro al
duo arancio rosandriano. L'uomo tira la donna che deve curare la
classifica. Sul primo strappo mi accodo. Appena valicato la rosandriana
si invola e resto con lui. Durante la discesa asfaltata tiro i remi un
po' in barca visto che non voglio peggiorare il fuoco sotto le suole.
Riprendendo lo sterrato col tratto panoramico mi sballo le gambe ed
arrivo bello fresco a riaffrontare la salita. Il gruppo cammina mentre
mi trovo a mio agio nella corsa. Mi giro e vedo che anche il rosandriano
ha una buona lena. Nella discesa lui aumenta ed esercita una andatura a
strappi soprattutto nei sorpassi. Non posso mollare lo stambecco arancio
:) Rigiunti sull'asfalto lo incito ad andare a prendere un paio davanti ...
ma forse ha speso troppo. Supero ed arrivo contento di aver partecipato.
Ma ora basta...devo guarire...forse. |
Ristori sufficienti |
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Pacco: Maglietta |
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8 km |
V CORMORULTRA
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16-10 |
Buja
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Il ritrovo è prima dell'alba a Marano!
Arrivo e ci sono già un paio di persone. Piano piano si aggregano i
diversi runners che vogliono provare a tagliare il Friul. Tra loro ci
sono alcuni armadi USAF :). Arriva una prima corriera ... ma non è la
nostra: porta gitanti maranesi a cortina! E' ancora buio quando
cominciano a distribuire i pettorali. E' ancora buio quando saliamo in
pullman. Per fortuna il sole sorge prima di arrivare ad Udine e non ci
si accorge di quanta strada c'è tra Marano e Buja!! Alla partenza
ritrovo Alpini: è in canotta! e attorno c'è solo bianco brina! Io decido
di partire un bel po' più pesante. Il via è talmente veloce che non mi
accorgo di essere già proiettato sul lungo più lungo che io abbia mai
fatto!! Subito si formano diversi gruppetti ed io mi aggrego al compagno
Alpini. Lui le ha fatte tutte e mi racconta un po' il tracciato. Il
primo tratto mi par di conoscerlo: è la maratonina bujetta. Cicare e
ciacare arriviamo al primo rifornimento. Qui recuperiamo qualche
posizione. Passano i km tra i saliscendi che portano al parco del Cormor
e rivivo tratti già fatti in qualche fiasp. Si passa lo stadio e il
tracciato diventa più filante. Sotto lo sguardo dei vigili si taglia
viale Venezia. Rivedo l'ex-psycodrome paradiso della mia neragioventù.
Basaldella è tutta su asfalto. Un sottopassaggio comincia a farsi
sentire. Vedo che il mio compagno bujetto ha più birra e capisco che
presto dovrò mollarlo. Arriviamo a Zugliano (32 km) per il pit-stop:
entro in tenda tolgo maglia e metto qualcosa di più leggero. Alpini si
fa un po' di stretching. Si riparte ma capisco che devo rallentare se
voglio vedere il mare. Vedo la sagoma del compagno che si allontana.
Scompare velocemente. Ma non mi sento solo. Ho altri nel mirino. Giro i
42 km sulle 3h50'!! Ora si corre su strada bianca ed è quasi sempre
bella larga. Il Cormor pure lui è largo. Non l'avevo mai immaginato
così, con i salti, un piccolo Donau :) Da Mortegliano faccio il tira e
molla con uno accompagnato in bici dalla sua donna. Aggancio un gruppo
di donne che sono partite per la corta. Camminano velocemente ed è dura
staccarle! Sono al loro 17 km in 2h30' e di sicuro ce la faranno a
chiudere, penso. Ora la strada bianca è come una spada! Dritta, non vedi
la fine, una lama che ti taglia le gambe. Passo sotto l'autostrada.
Prima di incrociare la triestina incrocio due suv che vanno in un
agriturismo a mangiare: non hanno alcun rispetto per chi corre! Ti
imbiancano questi coglioni!! Passata la ferrovia mi sento con la testa a
Marano, peccato che mancano ancora un casino di km. Aggancio uno che si
trascina per i crampi. Anche le mie gambe sono rigide e corro per
inerzia. Il mignolo mi fa sempre più male: le A2 per questa corsa sono
troppo leggere. Mentalmente cerco di superare il dolore paragonando i
pochi km che mancano a gare brevi fatte. Ultimo rifornimento. Chiedo.
Mancano 4 km. Pochi. Tantissimi. Rettilineo a fianco di un campo di
solari. Spari dei cacciatori, e se mi scambiassero per un faggiano?
Incoccio uno stradone larghissimo in ghiaia. Vedo il campanile
dell'arrivo. Mi giro e non vedo nessuno. Ritrovo l'asfalto e il segnale
dell'ultimo km. Non riesco a spingere oramai sono costante come una
vecchia locomotiva. L'arrivo è nel centro storico. Mi attende Alpini che
mi dà il five! Grazie a lui ho trascorso metà gara quasi in scioltezza.
Arrivo e subito il diploma. 22°! (anche se poi in classifica mi
ritroverò 24°). Una gran bella corsa ... che merita! |
Ristori ottimi |
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Pacco: quanti e scalda collo :) |
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68 km 6h38' |
XLI TRE COMUNI
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2-10 |
Resiutta
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Si ricompone la coppia iniziale: Mole ed io.
Ma si vede proprio che quest'anno non va! Affronto questa gara con buoni
propositi, ma mi accorgo subito che la testa non va! Il tracciato ha due
salite che non hanno nulla da invidiare alle sky nostrane. Il primo muro
che porta in cima al monte Staulizza (947 m) è un muro del pianto! La
seconda salita a Sella Sagata (763 m) è un po’ più dolce. Le due discese
sono spettacolari sia per la loro morfologia sia per il panorama che
possono offrire agli occhi se riescono ad alzarsi. Il tratto più noioso
è sicuramente l'asfalto di raccordo tra le salite. Il Mole paziente mi
aspetta sulla prima. Cerco di tirare sulla discesa. Crepo nel raccordo.
Sulla seconda sono fermo. Mi sorpassa un "anziano" che spinge un
giovinetto (figlio??). Vedo e prendo quasi in cima le due 29. Noi siamo
il 46. Al rifornimento trovo il Mole. Mi getto giù. Ma oramai il tempo è
andato. Non c'è stata storia ...in salita. Scusa Mole! |
Ristori sufficienti |
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Pacco: ..lasciato là :( ..ma recuperato:
lujanis!! :) |
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15 km |
XI WMMRC
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17-09 |
Paluzza
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Occasione da non perdere un mondiale a
Paluzza...ma quasi persa. Arrivo alle 9.05 al ritiro pettorale e trovo
chiuso!! Altri disperati (Gil e Bonanni tra tutti!) sono nelle mie
condizioni. Arriva il commissario fidal e ci rammenta che non siamo alle
corse paesane! Questo è un mondiale e alla punzonatura ci si deve recare
almeno un'ora prima!! E chi cazz.. lo sapeva!! Grazie anche
all'intercessione di Di Centa riapre per i presenti la distribuzione. Ci
salviamo almeno una decina! Alla partenza siamo un nugolo di bujetti.
Riscaldamento nullo, io. Partiti si mangia velocemente l'asfalto per
qualche centinaio di metri e poi si comincia a salire. La prima salita
non è secca. Si scollina leggermente per poi riprendere a salire. Ora è
più tosta. Si cammina. Tutto è nel bosco e il caldo non si sente. Un
dolce falsopiano in discesa fa prendere velocità. Ma non tarda ad
arrivare un bel dente! Altra picchiata e poi risalita. E' un bel
percorso a dente di sega ... si vede che qui hanno ancora l'uso dei
seons :). Alcuni tratti sembrano da corrida: corri con da una parte
il monte dall'altra i cartelloni pubblicitari. Cominci a sentire lo
speaker e sai che sei vicino al primo giro. Una discesa su strade di
claps ti immette in paese. Qui hai il rifornimento. Prima del
traguardo vedo Supermen... ho ancora la forza di salutarlo. Inizio il
secondo giro con il bujetto paolo-koda che mi sorpassa e l'angoscia
delle donne che possono venire a prenderti (partite 15' dopo). Al
secondo giro riesco a gustarmi di più il percorso, visto che la
stanchezza mi costringe a rallentare. Leggo le località: Englaro, Salet,
Somprat, Zardin dai Siors, Pruscinion. Snocciolo i km. Sento gli
incitamenti della Ursella (chissà che pena per lei star ferma). Sul
tratto scalinato sorpasso l'81 che procede a 4 zampe!!! (mi rimangerà in
discesa). Sul ultimo dente scorgo una maglia bujetta. La mangio.
Arrivare al traguardo tra due ali è emozionante. Peccato che la forma
non mi ha consentito un buon secondo giro. Una esperienza assolutamente
da vivere questo WMMRC. |
Ristori buoni |
Complimenti
all'organizzazione. Perfetta! |
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Pacco: Ottimo |
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11 km 1h12'07" 88/118 - Molinari
a 22'47" |
Campionato Master 10 Km
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11-09 |
Pordenone
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Piazzano i Master dei 10 km proprio il
giorno della Sky di Piancavallo ... sembra fatto quasi a posta. Con
dispiacere quindi scendo nel catino di Pordenone per scorrazzare 4 giri
cittadini. La giornata è torrida e ad ogni passo si rimpiange la
montagna. Ho il numero della metà bestia :). Al primo giro
assaporo il circuito: un saliscendi che non disprezzo. Prima del
traguardo c'è un pezzo a transenne che permette di controllare la
posizione. Ho dietro un paio di bujetti. Il secondo lo tengo ancora
bene. Al terzo vengo mangiato dal Noselli. Mi dice che la sta prendendo
come un allenamento. Le cose sono due: o lui si allena a ritmi non-miei
o io sto cedendo. Propendo per la seconda. Al quarto sono sulle
ginocchia. Cerco lo spugnaggio come una droga. Mi par di veder l'exbujetto
Franz. Provo a scattare. Ma al traguardo ha una zampa davanti. Quattro
giri a scalare da 4'16'' a 4'34'' per portare un sacro punticino. |
Ristori sufficienti |
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Pacco: Bottiglia |
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10 km 45'48" 52/70 - Papes
a 12'1" |
IL Staffetta Tre Rifugi
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21-08 |
Collina
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Dando forfait i miei due vecchietti vengo
arruolato da altri due bujetti per la regina delle staffette montane.
Squadra cambiata ma ruolo permanente: discesista. Infondo questa discesa
l'ho sempre vista come un tuffo all'infiar ... e ogni volta la faccio
pensando a chi un giorno davanti una birra al Marinelli mi ha detto: no
son robis par te. Mah :) Incontro i compagni ai pettorali: 47 (morto che
parla direbbe Totò :). Al tendone parcheggio e comincio la solitaria
vestizione abbondando con la vaselina. Saluto Pitussi poi mi incammino
lemme lemme ripercorrendo il track che dovrò fare. Ogni anno mentre
salgo mi chiedo: ma come ho fatto a scendere di lì l'anno scorso? Poi
penso che i grandi ci mettono poco più di un quarto d'ora!!! Per la
prima volta sudo come un pesce già nel bosco. Arrivato alla malga
intravedo il mio arrivo-partenza: vertikal! Arrivo su vedo tutti che si
scaldano... ma io sono già troppo caldo!! Moment e pipì dietro camionetta
caramba e sono pronto a gustarmi i primi. Arriva Mitja in bomba con un
distacco abissale ma il suo compagno non sembra un fulmine in discesa.
Superman-Morassi scalpita ma vede scappare anche uno dei vigili
bellunesi. Al cambio si getta come una rana ... saltella e subito
sparisce. Arriva a sorpresa la donna slovena e siamo tutti a chiamare la
sua compagna che tranquilla si stava scaldando più giù. Sarà per la
tensione ma comincio a litigare con la scarpa dx. Mi fa male sopra e non
so proprio come allacciarla. Non mancano molti e mi preparo. Sento
chiamare il numero e oltrepasso i cordoni. Arriva Armellini e mi dà una
manata: ora tocca a me. Appena curvo fuori dai cordoni cado. Mano e mi
rialzo, ma poco dopo scivolo ancora. Cadere subito ti demoralizza. Il
pendio è tutto rovinato. La terza scivolata è molto lunga... di culo mi
faccio un paio di metri. Sorpasso una anziana (rispetto massimo a
pensare a ciò che sta facendo!) e riprendo fiducia. Scendo senza altri
danni fino alla malga e imbocco la strada bianca. Qui mollo le gambe.
Appena entro nel bosco mi sembra di vedere qualcuno davanti. Qui la
discesa è più a gradoni con maggior pericolo per le mie ginocchia.
Riesco a effettuare un sorpasso sugli scalini del Tolazzi. Una mi chiama
per nome e mi incita, penso che sia una dell'organizzazione avendola
vista con un foglio in mano. Grazie. Vedo un altro e poi un altro
ancora. Cerco di prendere ritmo sull'asfalto. Un asfalto bastardo che
taglia le gambe, che ti invita a mollare ma che sa che hai speso quasi
tutto prima sul sentiero. Un gruppo a bordo strada ti innaffia, un vero
sollievo. Poco prima del ponte mi sorpassa uno. Cerco di rispondere ma
non ne ho. Valicato c'è uno spugnaggio gestito da due veterani. Afferro
la spugna e mi allago. Oramai non lo prendo più. La salitella che porta
dentro Collina è un rasoio. Arrivo e mi siedo. Due ragazze della CRI mi
chiedono se ho bisogno di aiuto. Sorrido e ringrazio: i polmoni non si
regalano. E sono tre ... e ancora limati 10''
E' una Vera Vergogna che una gara come
questa che il prossimo anno festeggia l'Oro si ritrovi maldestramente
osteggiata dalla fidal! |
Ristoro finale sufficiente |
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Pacco: Maglietta |
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4.7 km 879 D- 25'38" 78/97 -
Mukhidinov a
9'55" |
II Monoberglauf
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14-08 |
Camporosso
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Approfitto della possibilità di farsi in
solitaria la Staffetta Alpina del Lussari per tornare a correre dopo
oltre un mese di fermo non è semplice ... ma ahi ahi! Alla partenza
trovo molte facce conosciute che si dividono la fatica, mentre io e
altri 4 bujetti tentiamo la cavalcata alone. Dopo il via si crea un
serpentone che ben presto diventa magrissimo e all'attacco della salita
siamo ben distanziati. Comincio a mangiare qualche posizione sui primi
che camminano. Passo Giacomino. Aggancio Comini. ben presto la pendenza
si fa sentire e dopo 25' devo mollare e camminare. Subito subisco il
controsorpasso del bujetto. Ha il passo più fluido. Tutti lo hanno, non
io. Mi
mangiano come marmellata ma riesco a restare agganciato al due bujetto.
Quando arrivo alle stazioni della Via Crucis la testa parte. So
dall'infanzia quante sono! E le conto ... e non arrivo mai alla
successiva .. meno male che siamo dentro al bosco e il caldo è
attenuato. All'arrivo ai prati mi immagino già una bottiglia d'acqua
fresca. Vedo il banchetto. Due bicchieri su .. io sono il terzo della
fila!! Avrei voglia di bestemmiare! Come si fa a non predisporre un po'
d'acquaaaa per i nonstaffettisti!!! Il piano verde mi dà un po' di respiro ma subito si
risale. Lasciata la mulattiera sul sentiero mi riaggancia Giacomino e
dopo un po' mi sposta letteralmente per sorpassarmi. Lo
invidio: ancora poco e lui ha finito la fatica. Questa è la parte più
bella ma non me la godo. Arrivato su non vedo lo striscione ma il
banchetto a sx del ristoro. O meglio sento l'odore visto che è nascosto
dalla folla! Mi getto sopra un tè bollente e prendo una bottiglietta.
Comincio la discesa mollando le gambe. E' una strada liscia come un
biliardo se eviti le canalette. Vedo qualcuno più giù: è il bujetto
Menguzzato. Lo prendo a metà discesa. Mi chiede se mi sono fermato su a
bere. Lui non aveva visto il rifornimento e ora patisce. Arrivo giù e al
cambio mi passano al volo una bottiglietta d'acqua. Ma sono sulle gambe.
Lo capisco subito. Il tratto è bello, saliscendi su morbido sottobosco.
Ma non ne ho più. Appena c'è salita sono fermo. Attraversando l'asfalto
della Valcanale mi riprende Menguzzato e mi offre acqua. Grazie ma
oramai sono cotto, è inutile. Dopo il 18° km cammino. Alcuni che mi
sorpassano mi incitano leggendo il nome. Ma non ne ho. Riprendo a
corricchiare appena vedo il campanile. Corricchio fino all'arrivo...
oltre 47' per poco più di 7 km!! ..da pettorale |
Ristori assai scarsi x i monoberglauf |
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Pacco: Maglietta |
Prima |
...durante |
...dopo |
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20.5 km 970 D+ 2h24'26" 35/50 - Antonutti a 43'37" |
V Lavaredo UltraTrail
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2-07 |
Auronzo
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Oramai la LUT sta diventando un appuntamento
fisso nella mia stagione. Come ogni anno i propositi sono buoni:
alleniamoci prima!! Ma anche questa volta il proposito va a farsi
benedire visto l'incidente del Sentiero 3. Il timore di non finirla è a
livello massimo. Nel palazzetto al briefing pre-gara l'adrenalina
aumenta col warning sulla temperatura. Mi infilo un buff poco prima di
partire. Trovo RobyTram che si infila ben 4 maglie. Io ho solo una
short termica, manicotti, una leggera lunga e un antivento. Ci
incamminiamo come pecoroni verso la piazza. Qualcuno scherza. Becco Zugna con la macchina fotografica. Lo insulto visto che ha abbandonato
la LUT per la X2 :). Dentro i box incontro le triestine delle miste,
anche loro sembrano un po' tese. Al via il fiume di lucette passa lo
striscione e si fa un pezzo d'asfalto in Auronzo tra gli applausi.
Usciti dal paese si curva a sx sulla ciclabile (giusto in tempo per
evitare una autoambulanza a sirene spiegate). Il mio ticin legato dietro
il bag ad ogni passo suona. Il Trattore-Lara dice che siamo accompagnati
dalle mucche :). I km di ciclabile sono mangiati abbastanza velocemente.
L'innesto in sr48 è deleterio: comincia a farmi male il piede dx, una
novità che non mi aspettavo! Penso siano le scarpe e cerco di correre in
mezzo alla strada. Comincia la Val Marzon e quindi la salita. Appena si
fa dura comincio a camminare con le racchette (assoluta novità per me) e
le triestine mi sorpassano. I camminatori mi mangiano piano piano.
Appena prendiamo il sentiero ci incolonniamo e sorpassare è difficile.
Devi avere forza nelle gambe per uscire dal sentiero oppure chiedere il
passaggio. Si creano diversi tappi. Col passare del tempo e l'alzarsi
anch'io divento tappo. Quando sento che quello dietro morde le caviglie
gli chiedo di passare. Alzo lo sguardo e vedo le luci alte.
Psicologicamente ti uccide vedere dove sono già gli altri. Comincio a
sentire freddo. C'è un po' di vento. Cerco di non pensare a nulla e solo
concentrarmi sui passi. So che è la massima tirata giornaliera. Il
freddo diventa sempre più pungente. Comincio a sentire le dita
ghiacciare. Il viso pure. Più si sale e più il vento ti entra e ti
ghiaccia. Arrivo al ristoro della Chiesetta degli Alpini e mi faccio
versare del tè caldo nel mio ticin che mi scalda anche le mani. La
tirata fino alla Forcella Lavaredo mi righiaccia subito. Comincia la
discesa verso il Locatelli che non sento le mani. A turno mi infilo le
dita in bocca per scaldarle. Dopo il rifugio la discesa comincia a
diventare più ripida e picchia in Val Rinbon. Disattenzione iniziale e
faccio un volo. Solito sfregio al dito e solito sangue che fa casino.
Nulla di grave a parte il buco ai pantaloni. E' una discesa che mi ha
sempre esaltato. Quindi tiro :) I sorpassi non li conto ma sono decine
su decine. Tutta gente che in salita mi aveva mangiato. Ora è frenata
dal ripido e dal buio credo. Quest'anno non ho visto le Tre Cime. In
fondo c'è il solito guado. Subito un bel dente che ti porta in Val
Rinbianco. Il sole sta sorgendo ma mi accordo che l'occhio sx è immerso
nella nebbia e il dx vede ma non ottimale. Non si sta troppo ad arrivare
al ristoro. Qui ci sono decine di runners che si fanno colazione. E non
posso essere da meno. Quando riparto sento chiamare. E' la Lippi che mi
chiede quanto manca. Devo averla sorpassata in discesa senza
accorgermene. L'assicuro che il pezzo più duro per lei è fatto e ora c'è
solo una montagnetta (voglio assicurare anche me steso:). Scesi al
casello c'è il pezzo relax attorno ai due laghi. Ben presto si risale
verso Maraia. Il sx continua a vedere nebbia e ciò mi preoccupa. Anche
perché la luce mi fa una diffrazione pazzesca e sono costretto a tenerlo
chiuso. Arrivo a Palus alla villa Gregoriana in un mix di pena e gioia.
C'è chi si ferma, chi riparte e chi solo transita. Ecco sono uno di
questi. Mi cambio. Disseto. Disfamo. Riparto. Inforco gli occhiali e
vedo che non vedo. Per ora nel bosco della Val di S. Vito posso farne a
meno. Raggiungo una coppia di ragazze con cui mi faccio tutto lo
zigozago del bosco. Al suono delle cascate mi ricordo del terribile
ghiaione da salire. Questa volta con le racchette riesco a valicarlo non
da cane. Il sole picchia ma non mi fido a svestirmi. Mi raggiunge Koda e
con lui arrivo fino alla Forcella Grande (che non si vede mai fino a
quando non sei sopra!!).
Ci si getta giù e lui mi semina visto che ho le
gambe imballate. Le due ragazze vanno giù bene su questo muro. In un
salto chiudo di botto il ginocchio sx e sento una forte compressione.
Loro si fermano al Rifugio S. Marco. Proseguo nel traverso. Accenno ad
un po' di trotto ma sono troppo imballato. Qui vien fuori il
nonallenamento!! La salita alla Forcella Piccola è secca. Il nome
piccola non gli si addice!! Scollinato si vede il Galassi e lo si
raggiunge subito. Ora so che devo arrivare alla Capanna degli Alpini
dove mi mangerò la pasta (antica memoria di un anno fa). Scendo scendo
... la vista non è ancora perfetta, anzi. Ad ogni incontro chiedo quanto
manca. 40' 30' 40' 20' capisco che mi sparano minutaggi casuali e la
cosa mi manda in bestiaaaa!!!
Ho l'esigenza mentale di sapere quanto
manca e la consapevolezza che nessuno ti può dirlo veramente! Una
tortura che termina dopo "molto" tempo quando vedo il gazebo! Qui
ritrovo Koda. Mi mangio la pasta, salame e formaggio! Assieme a lui ed a
una ragazza di Cervia ripartiamo verso l'ultima asperità. Camminiamo
veloci raccontandocela. Il supporto del Koda ci precede in MTB per
qualche foto. L'inizio della salita per il rifugio Chiggiato è la mia
morte. Vengo staccato dal duo dopo un po'. Incontro uno seduto che dice
che gli si è spento il motore (scena identica un anno fa). Raduno le
forze e piano piano arrivo al rifugio. In bagno c'è uno che beve. Chiedo
se è potabile: sicuro! Bevo, riempio la borraccia. Arriva uno e legge:
non potabile! Azz!! Spero bene e sputo anche l'anima. Si riprende con la
discesa e so che davanti ho l'ultimo scoglio (magari lo fosse!!!):
l'ascesa al rifugio Baion. Mi ricordo che non si arriva mai. Mi si
spegne il gps. Ogni tanto vedo l'ora nel cell. Arrivo al Baion e mentre
bevo sali (prima andavo solo a cocacola) subito vengo rassicurato: 12 km
di cui il primo duro! Chiamalo duro! L'inizio sembra la salita al Floriz:
un verticale su un prato dopo 70 km! Non ho fiato per bestemmiare. La
mente si fissa su ciò che ha detto Simone: ultimi 10 tutta discesa.
Eccola! Comincio a mulinare le gambe. Qualche vescica si sente. Ai primi
sorpassi mi rincuoro. Riconosco Pian dei Buoi e vedo la salita di un
anno fa. Per fortuna si piega invece a dx. La discesa è abbordabile.
Tornanti larghi su ghiaia. Mancheranno 5 km quando si abbandona la
carreggia per una via più stretta e ondulata. Cerco di recuperare
qualche posizione.
Sono nel bosco e non ci sono riferimenti. Dal fiume
capisco che sono ancora alto. Infatti ad un certo punto la strada
picchia. Qualcuno l'ha perfino scalinata per renderla percorribile. Ma
ora non mollo. Stanco sorpasso le ultime cunette di slancio.
Vedo il
lago ma gli corro di parallelo e alto. Non finisce più. Appena mi
immetto nel asfalto sento arrivare uno che mi supera di slancio. Non
riesco a rispondere. Per arrivare ci sono 500 m con salita. Qualcuno
corre davanti mi incita. Sullo strappo più duro cammino. Sul rettilineo
finale sento arrivare un altro dietro e le gambe sono costrette a
rimulinare. Arrivo. Ora sono V! |
Ristori e organizzazione perfetti |
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Pacco: Maglietta e Jacket |
Before con RobyTram |
Villa Gregoriana cambio indumenti |
Arrivo e saluto di Simone |
V |
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86
km 5300 D+ 19h4'32" 242/420 - Chaigneau a 10h34'41" |
IV Berglauf
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19-06 |
Travisio
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Salendo a Tarvisio si vedevano nuvoloni neri
e numerose cascate sul Fella, non sembrava proprio giugno! Infatti
subito c'è il sospetto di una sospensione visto che le jeep riscontrano
problemi a salire all'arrivo. Aspettiamo una mezz'ora infreddoliti in
piazza il via. Quasi tutti i runners vengono dall'Austria. La partenza è
sulla statale e diventa una passerella. Un paio di km scortati dai CC e
poi inizia la vera salita su una strada forestale, ma è una pista da sci!! All'inizio è assai rannabile ma ben presto ci si trova davanti a dei muri con fondo
rovinato per la pioggia. Mi posiziono dietro un'austriaca che ha un buon
passo. Quando lei molla cerco di mantenere il mio passetto di corsa ...
ma non la stacco (si vede che è gente da montagna). Al cartello dei 5 km
e dopo aver passato un muro non ce la faccio più e cammino. Ecco
piombarmi come falchi una decina di loro tra cui una stambecca! Provo a
mantenere il loro passo .. ma anche se li conto e li imito mi staccano!
I muri non finiscono mai!! Ad un certo punto c'è qualcuno della
Protezione Civile che ti passa l'acqua: bottiglia da 2L!!! Non riesco
neppure a tenerla in mano ... bevo un po' (chissà chi aveva bevuto
prima!) e poi la ripasso. Dopo l'8 km spiana, anzi si scende di quota.
Ora il fondo è bianco!! L'ultima rampa (un bel dente) è proprio
invernale. Mi sorpassa uno della Tosi. Chiedo quanto manca. Mi dice che
il pezzo più duro è fatto. Mi prende una ragazza italiana e non riesco a
rispondere al suo passo! Sull'ultima rampa riesco a fare uno scatto
tanto da non essere raggiunto da un altro. Appena tagliato sul traguardo
mi getto sul banchetto del rifornimento e mi mangio ben 4 banane!!
Mi avranno sicuramente scambiato per una scimmia! Ma la fame è fame!! Non
avevo mai visto il Lussari ... e l'ho visto bianco a giugno!!! Una gara
che merita! |
Ristoro sufficiente |
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Pacco: Bottiglia |
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10.5
km 1200 D+ 1h33'31" 51/71 - Piccoli a 30'15" |
II Jamarun
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18-06 |
Bagnoli
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Seconda edizione di questa classica
organizzata dal CAI CIM in Val Rosandra a cui non si deve mancare. Si
parte adiacenti alla piazza di Bagnoli e ci si stringe subito sul
sentiero che entra in valle. Mi piazzo dietro al Aquilotto President e
cominciamo a salire in fila indiana. Superiamo alcuni un po' prima di
immetterci nella carreggia che ci porterà sui prati di Beka. La strada
sale a tratti ripida e mi impongo di correrla anche se vedo che tutti
camminano. Perdo l'Aquilotto e recupero diverse posizioni. Il passo
corto mi porta quasi a toccare la Bonanni. Ma è un'illusione. Appena
scolliniamo sul prato non vedo più il suo lato B. Dopo Beka si scende e
subisco il ritorno di quelli che faticosamente avevo recuperato. A
differenza di un anno fa si aggira salendo dolcemente il monte. La
discesa mi trova un po' sulle gambe .. all'attacco della salita al monte
carso (dopo 8 km) non corro più! Il mio cammino non è da montanaro. Uno
non più giovane mi mangia subito. Al rifornimento vicino alla cima la
Muran mi prende. L'inizio della discesa dal Carso è un sentiero ripido e
riesco a riacciuffarla. Il tratto iniziale è assai tecnico. Ho in coda
uno che fa un po' l'elastico ma appena giunti sulla larga strada mi va
via di potenza. Si vede che mi manca il fondo (e poi odio quel tratto!).
All'imbocco del sentiero comincio a sentire l'altoparlante. Un paio di
tornanti tagliati e sono sul ponticello finale. |
Ristoro finale buono |
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Pacco: Asciugamano |
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12.5
km 1h23'32" 47/113 - Ermacora a 27'02" |
24x1 ora
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12-06 |
Fagagna
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Da bujetto non posso sottrarmi a questa
kermesse. Mi ritaglio l'ultima ora. Il sole picchia. Parto veloce. Esco
di scena dopo 7 giri ed entra uno zombi che si trascina annaspando curva
dopo curva. Non arriva neppure ad apprezzare la 3. Si fa lavare ad ogni
giro dai Bujetti e da tutti quelli che hanno una spugna. Prende animo
quando vede la fatica di chi si trascina in carrozzina. Giro su giro la
pasta comincia a risalire ... giro su giro il polpaccio sx si indurisce
... la pista sembra Pian di Cengia... e i minuti sono lentissimi. Non
sente neppure lo sparo di liberazione e si accorge che è finita dai
bastoncini a terra. Miseri 12 km per salvare la squadra A dall'attacco
della B, ma non la faccia. |
Ristoro bujetto |
Un sentito grazie a tutti gli assistenti ma
in primis al buon sammaritano D&G Franz e al bujetto Morandini che mi
hanno assistito per tutta la via crucis. |
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12.3
km |
VII CAMPI ELISI
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12-06 |
Trieste
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Non avevo mai partecipato a questa gara del
Trofeo Ts. Non mi attirava. L'ho provata. Ora posso dirlo: la peggior
gara del circuito. Cittadina e con traffico aperto: tutti gli
ingredienti dell'antisalutare e del pericolo. Strano che nessuno abbia
staccato qualche specchietto d'auto. Strano che qualche auto non abbia
caricato qualcuno sul cofano. Fatta, ma di sicuro non ci torno. |
Ristoro discreto |
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5.2 km 22'23" 29/52 - Daris a 6'11" |
IV SKYRACE CARNIA
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5-06 |
Timau
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Si apre la vera stagione montana con la Sky
di Timau. Avevo deciso di non arrivare come al solito ore prima e quindi
me la sono presa con comodo. Alla partenza presso i laghetti scopro che
la partenza è anticipata! Poco più di 10' per cambiarmi ed inghiottire
il doppio moment. Trovo alcuni bujetti e valrosandini, ma del Cjarniel
non si vede ombra. Non ho kw leggero, ma all'ultimo decido di prendere i
manicotti ... visti i nuvoloni non si sa mai! Partenza come al solito
dietro il serpentone che si snoda sulla strada che diventa sentiero dopo
un paio di km. Quattro passi in verticale e mi sento chiamare dal
Cjarniel che mi raggiunge col suo passo montanaro! Mi chiede di parlare
di lavoro "cusì il timp al pase!" Dopo un km mi sorpassa e mi abbandona.
Arrivo alla prima malga senza problemi, anche se vedo il cielo sempre
più nero. Alla seconda malga comincio a preoccuparmi. Ho ragione! appena
arrivo ai piedi delle creste del Floriz cominciano i tuoni. Pioggia
freddolina che picchia sulle spalle e che mi appanna una lente. Metto i
manicotti. Troppi tuoni, tolgo il gps e me lo infilo nelle mutande.
Siamo un gruppettino ristretto che sale e scende su questi denti di
sega. Benvenuti all'inferno sembrano dire i secchi tuoni. A differenza
delle altre volte la fumate rende tutto più soft: un bene non vedere le
cime da scollinare. Si incontra un bimbo ed un uomo contro mano con gli
ombrelli aperti. Dei pazzi parafulmini su quelle creste! Scollino dal
Floriz senza accorgermene, arrivo al Marinelli per un bicchiere di sali
e mi butto giù. La pioggia diminuisce e guadagno alcune posizioni. Il
sentiero è molto scivoloso soprattutto dopo il passaggio nel tunnel.
Cerco di evitare le canalette piene d'acqua, ma l'erba è scivolosa.
Spesso il bagnetto è la cosa migliore. Più mi abbasso più il tempo
migliora. Ora ho quasi caldo. Rimetto il gps e capisco di essere in
vantaggio rispetto ai miei passati. Tiro quanto più posso e taglio
qualche tornante. Altro rifornimento al passo. Ora la salita al Pal
Piccolo mi aspetta. Lascio spazio ad uno che corre coi calzoncini da
calcio. Comincia a fare caldo. Ho un compagno, sempre attaccato dietro.
Nei pochi tratti non ripidi cerco di abbozzare una corsa ... ma ho le
gambe imballate e non reagiscono essendo sempre il ripido a ridosso.
Arrivo alle scalette. Prime rampe con le gambe. Poi sulle gambe. Cerco
il passamano. Alla fine a 4 zampe. Su al ristoro incontro il
Fennec-bujetto. Mi dice che ha fatto la corta. La discesa dal Pal è
tappezzata di militari in mimetica che vedo sempre all'ultimo minuto.
Due militi anzianotti stanno tagliando il formadi, me ne offrono ... lo
prendo al prossimo giro :). Ultimo tratto è scivolosissimo: pietre sotto
foglie. Passo il km 23 e zac! mi si blocca il piede su una pietra e il
ginocchio fa perno ... mi viene in mente la rottura dei legamenti. Mi
ristabilizzo e zac! Scivolo di lato. Culattata micidiale e mi salvo con
il braccio dx. Continuo a scendere e vedo il pettorale imbrattarsi di
rosso. Anche questa volta un danno! Taglio alla mano, ma fa solo
confusione. Passati i 24 ho in mira uno vestito di rosso. Gli sono
dietro nel costeggiare il lago. Lui vede una bandierina dell'andata e
prende a dx. Mi volto a sx dove c'è il traguardo. Lo richiamo. Sbagliare
strada a 200 m è assurdo! Ultimo sprint. Butto giù di oltre 10' il mio
pb su questa sky. Si vede che l'inferno mi si addice :) Aspetto Pino che
arriva col sorriso anche se ha faticato come non mai. |
Ristori ed organizzazione ottimi |
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Prima |
A metà |
Alla fine |
4h13'24" 81/140 - Mamleev a 1h31'24" |
XXXIII NAPOLEONICA
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2-06 |
Prosecco
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La classica del Trofeo Ts. Il percorso
ricalca quello di un anno fa: Un paio di km di asfalto, Napoleonica e
saliscendi sul sentiero Cobolli e Via Crucis finale. In partenza ritrovo
alcuni vecchi bujetti come Franz e Ferlizza, che perdo subito. Invece
questa volta mi fa compagnia l'aquilotto Grion. Fin al obelisco non ho
problemi, poi con l'inizio del Cobolli comincio a sentire la pesantezza.
Appena inizia l'asfalto l'aquilotto mi prende una decina di metri. Mi
agguanta il Cjarniel e dopo il 7° anche Giacomino mi raggiunge. Lo
incito al sorpasso dei due che ci precedono visto che non ho birra. Ce
la fa. Quando mancano pochi metri al traguardo decido di annullare il
gap e gli arrivo in dietro. Una discreta gara. |
Ristoro finale discreto |
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Pacco: Maglietta |
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37'33" 39/62 - Daris a 11'50" |
XXIX MI COL MUS TI COL
TRAM
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29-05 |
Opicina
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Una FIASP in solitaria per mollare un po' le
gambe visto il perdurare del non allenamento :( Il tracciato si addice:
gran parte sterrato con diverse salite e discese. Incontro diverse facce
conosciute e gran parte del
percorso me lo sciroppo in compagnia di PinoIII con due suoi amici.
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Ristori buoni |
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CRONOSCALATA DEI GIGANTI
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27-05 |
Trieste
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Altra grande iniziativa del CAICIM: salire
da piazza Goldoni fin al Castello! Non solo contro il cronometro ma
anche a coppie, quindi col fiato dell'avversario :) La mia partenza è
fra gli ultimi e sono in una botte di ferro: davanti ho gente come
Ermacora e Morassi .. a fianco nientepopodimenoche RobeNere!! Pronti e
via e il compagno fa balzi da gigante. Cerco di salire a 2 o 3 sulla
scala dei Giganti. Prendo un po' di fiato nel attraversare la strada
prima della ulteriore rampa. Questa ha un bel tiro ... ma vedo ancora la
schiena di RobeNere. Il girare attorno alla fontana ti dà un po' di
frescura prima di lanciarsi nel parco. Qui si trovano a tratti altri
scalini. Aggancio un runner precedente. Per raggiungere il Castello ci
sono altri scalini piazzati tra le rovine romane. L'arrivo non è
all'entrata!! Altra rampa, giro sulle mura. Buio. Mi ritrovo alcuni
scalini e vado a tentoni. Davanti a me una coppia che corricchia
tenendosi per mano. Sull'ultima discesa al cortile centrale si spostano
e mi lasciano passare per l'ultimo scatto. Corsa suggestiva con scopo
nobile (per Fiorella contro il cancro). Complimenti! |
Ristoro buono |
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Pacco: Maglietta |
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6'32"
34/ - Morassi a 1'40" |
IV TROFEO PRINCIPE
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15-05 |
Domio
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Neppure dopo 12 ore da Udine si corre la 3
tappa del Trofeo Trieste a Domio, Il tempo minaccia diluvio. Alla
partenza siamo solo in 4 bujetti, le due runners vere e io e Alfatah.
Noi due ci mettiamo in coda anche perché prevedo sofferenza senza moment
:) Solita partenza da pecoroni (mai possibile che non si riesca a
mettere un nastro!!) e via il primo tratto in leggera salita. Sorpasso e
saluto diversi conoscenti. Ai silos SIOT vedo la Lippi e riesco a tenere
il suo passo. Scolliniamo e lei mi mangia qualche metro. Al giro di boa
comincia la discesa e recupero posizioni. La mia corsa è tra lo scazzato
e il timoroso, il piede devo preservarlo almeno ancora un paio di mesi
:D. All'ultimo km comincia a scendere una dolce pioggerellina ...
l'ideale per la corsa. Abbozzo uno scatto in ultimo cercando di
guadagnare qualche posizione. Anche oggi non mi girava, mentre sono
state grandi Lena (1°) e Cinca (3°). |
Ristoro buono |
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Pacco: Wurstell |
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8.2
km 37'42"
45/58c - Zancan a 10'56" |
GAZZETTA RUN
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14-05 |
Udine
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Oramai è una classica. I compagni bujetti
che l'organizzano l'hanno appiattita e allungata questo anno (superiamo
i 10 km e non di poco). In pre-partenza ritrovo sugli scalini del duomo
tra i numerosi bujetti il Gatto & la Volpe. L'atmosfera è addolcita dai
microfoni che diffondono la predica. Al via siamo in tanti e la prima
curva a dx sembra un po' da s. martino. Primi km velocissimi, tanto che
al 2°km mi stupisco pure io! Forse è il taglio dei marciapiedi o
l'effetto del moment ;) Al primo giro mi sembra di avere a fianco uno
dei pseudo-gladiatori (Spritz). Intravedo la nostra Debora e riesco a
fatica a superarla. Tra le fronde si nasconde una rampetta che giro dopo
giro diventa sempre più montuosa. Ma anche giro dopo giro sento la
stanchezza e il caldo (peccato non ci sia uno spugnaggio). Calo
vistosamente. All'ultimo mi prende la Volpe, mi supera Debora di slancio
e perdo Spritz. In tre giri lascio 40 posizioni. Arrivo stremato. |
Ristoro finale sufficiente |
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Pacco: maglietta |
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10.5
km 46'06"
305/660 - Lyazali a 12'20" |
XVI MARATONINA DEI DUE
CASTELLI
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8-05 |
Trieste
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Non ero con la testa. Né col fisico. |
Ristori sufficienti |
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Pacco: un pacco! Misero e povero!! |
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Tnx a Morandini e Pascolo per aver speso un
po' del loro fiato da maratoneta per incitarmi. |
1h41'51"
669/1974 - Bernardi a 33'21" |
XV TRIAJUR
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1-05 |
Savogna
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Salita in verticale e discesa idem
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Un cult! Quest'anno il discesista dà forfait
e quindi lo sostituisco in discesa. Il buon bob si presenta un po' più
asciutto (a detta sua). A dir la verità qualcosa deve aver fatto visto
che quando mi porge il cambio non siamo proprio ultimi :) Comincio la
salita col pensiero della discesa. Corro ma ben presto sento il fiato di
quello dietro che camminando mi sorpassa dopo 800 m. Capisco che è
inutile sprecare energie. La camminata su quelle pendenza dà frutti
migliori. Ben presto mi accodo ad un serpentone. Sorpasso alcuni e
alcune. Come sempre la chiesetta della cima del Matajur è un miraggio,
ma questa volta non lo vivo da solo. Ultimi metri e prendo un ragazzo,
lo incito e questo quasi mi risupera. Allo scollinamento prendo una
bottiglia e me la verso in testa. Occhiali lavati e non vedo nulla. Mi
butto in discesa puntando alcuni davanti che non so se sono freschi
oppure temerari. Vengo preso subito da un discesista vero. La discesa è
su sentiero e mi rallenta. Prendo velocità quando sono su strada. Oramai
faccio un tira e molla con uno. Lui mi allunga su sentiero, lo avvicino
su strada. Non so bene quanto è lunga e quindi non riesco a dosare le
forze. Vedo delle case e capisco che sono ancora alto. Sto attento col
piede maledetto a non fare danni maggiori. Ad un certo punto sento
arrivare uno. E' un solista con l'ipod! L'avevo sorpassato in salita e
mi sembrava cadavere!! Mangia me e il mio dirimpettaio. Oramai sento le
voci dell'arrivo. Sono su strada e penso di prenderlo. Ma zac! si taglia
su un sentiero e lui guadagna quei metri che nello scatto finale non
riesco a prendere :( |
Ristoro sufficiente |
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Maglietta + Lotteria |
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2h31'4" 53/73 -
A-Team a 50'42" |
II TRACK&FIELD
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17-04 |
Prosecco
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Asfalto ondulato
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Partecipo con poco entusiasmo a questa prova
del Trofeo Trieste, visto che la ritengo la più monotona (con tutti i
percorsi bianchi che ci sono sul carso è mai possibile che scelgano
questa strada semiaperta alle auto!!). Ai nastri di partenza ritrovo il
Cjarniel e il neo-bujetto Alfatah. Partiamo alla pecorona (come il
solito) e subito col Cjarniel intavoliamo una discussione lavorativa
...chissà cosa ne pensano i vicini runners :) Secondo me andiamo un po'
troppo veloci e decido di ridurre i giri (vista la condizione del
piede). La decina di metri che mi prende durano poco per una sua pausa
scarpa. Poco prima del giro di boa vediamo il ritorno dei veri ... tra
le donne spicca la solitaria Lena. Anche la Cinca è ben messa. Si vede
che la squadra femminile al trofeo ha due ottimi assi mentre i bujetti
sono comprimari :). Al giro di boa afferro un bicchiere e mi lavo. Perdo
il Cjarniel. Mi sento abbastanza bene e mantengo un ritmo costante.
Recupero un po' di posizioni prima di ritornare sulla sp35. Gli ultimi
due km sono sempre stati il mio incubo qui. Psicologicamente la salita
che porta al distributore mi sembra il Tourmalet. Questa volta no ma non
miglioro, anzi peggioro di una trentina di secondi :( |
Ristoro finale sufficiente |
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Maglietta |
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10.2
km 45'43" 39/68c - Liccen-Porro a 11'53" |