2017 | |||
San Vito al Tagliamento: Regionale Master CROSS | |||
Si inizia la stagione con un cross per la società. Infondo una sgambata veloce non fa male e soprattutto scopro che S.Vito ha un ippodromo :D Peccato che mi perdo il Tremendo che sarebbe stato più salutare per muscoli. Alla partenza mi piazzo oltre il fondo e lo sparo mi prende in sordina. Primo giro per conoscere. Zig-zag su prato e appena nel boschetto una fossa. Zig-zag tra gli arbusti e strappo per tornare in quota. Lunga V sul duro e ritorno sul traguardo con curva a S.Martino. Secondo giro di assestamento. Terzo giro per superare Max-bujetto e essere doppiato dai primi missili. Quarto giro tento di beccare Olivo. Lo punto. Lo accorcio. Credo di mangiarlo ma lui accellera sul traguardo e resiste esalando l'ultimo respiro. Quart'ultimo di categoria. | |||
28'31" a 8'7" da Moretton - 6 km | |||
|
|||
Cividale: Unesco Marathon - Staffetta | |||
Seconda volta alla partenza
da Cividale. Questo anno c'è il sole e si preannuncia la cottura. Detto
fatto e dopo un paio di km mi trovo surriscaldato. Questo non è nulla:
passano altri km e le suole delle scarpe diventano bollenti. Scena
fantozziana: al rifornimento invece di bere mi bagno i piedi. Il sollievo
dura poco ... è camminare sui carboni ardenti. Credo sia un effetto da
calzini da "sky". La velocità si abbassa. Al rifornimento bujetto sono
stracotto. Mi mangiano in continuazione... un patimento che termina dopo i
26 km .. basti pensare che all'ultimo rifornimento (prima di porta Cividale
mi fermo a bere) ... mi guardano storto visto che il cambio è dentro le mura
di Palmanova. Ma quando si è sul golgota ... Un crollo di quasi 12' rispetto
un anno fa ... mah
|
|||
2h15'45" a 30'20" da Zincone - 26 km |
|||
|
|||
Cormons: Ecomaratona Collio-Brda | |||
Sulle vie della LUT ecco il primo trail. Partenza con bei ritrovi: ai
pettorali bujettiNoselli, in fila l'exbujettaLavarini e il
nonbujettoComini. Scelgo Akasha per abituarmi ma basterebbero da strada.
Camel vuoto per portare la ecotazza ....utilissima in futuro ;)
Cerimonia iniziale di ricordo ... assaporo un po' di vero trail. Via e
scompare tutto. Lasciato l'asfalto si sale. Sono strappi. Li vedro' per
tutto il percorso soprattutto fra i vigneti: brevi salite e discese
saranno un mix continuo. Un paio di km e mi aggancia il nonbujetto. Alla
forza dell'exbujetta non resisto che una decina di km: si vede che
l'allenamento (il suo) paga. Brava! I km scivolano chiacchierando. Buon
segno. Avevo impostato il Fenix2 come ultra...perde i km quindi è
inutile! (come fa la garmin a mettere una funzione per risparmiare la
batteria ma che è inutile ai fini della corsa???!!). Non fa caldo, c'è
il sole e allora ad un rifornimento catturo un po' d'acqua che mi
trascinerò fino all'arrivo come riserva. Entrando in Slovenia Comini mi
semina, colpa anche pipì. Lo riaggancio poco prima dei 25. Entriamo in
una cantina: le narici si innondano di un antico odore. Lui non sente, è
abituato. Io ritorno piccolo :) I rifornimenti sono perfetti ...c'è
perfino frittata e strudel... vorrei ma non posso. Perdo Comini su un
piano. Mi riaggancia su una discesa e mi illustra l'ultima dura salita
che termina in Italia. Non sarà l'ultima. Al rifornimento dei -9 incotro
Spinelli in relax. Vorrei passargli il pettorale così guadagno
posizioni. Inizia un bel sentiero finalmente, fino ad ora erano tutte
carrarecce dure e spigolose. Ora siamo in pieno bosco Plessiva. Effettuo
alcuni sorpassi di cotti che camminano. Si sale fino al castello.
Discesa solcata che ti fa saltellare. Si innesta sul duro asfalto. Uno
si tira i polpacci. Arrivo, saluto e ...scappo alla grigliata. Corsa dal tracciato veloce, organizzata molto bene ... tutti gentili... ma tornerò solo con la pioggia ... che la può rendere infernale ;) |
|||
5h18'46" a 1h59'22" da Cudin - 44 km 1140D+ |
|||
|
|||
Tramonti di Mezzo: Staffetta del Jeur | |||
Arriva dal Buja il depliant di questa staffetta ... e incuriosito dalla possibilità del solitario si va Tramonti (non sapevo che esistesse anche uno di Mezzo!!:) Si arriva quando stanno ancora tentando di sollevare lo striscione ... quasi quasi mi viene di dargli una mano. La Family Run ti dà un assaggio di paese e ti riscalda i muscoli... ma passa più di un'ora per l'agonistica. Incontro un neo bujetto alla partenza ...lui si riscalda per il domani a Meduno. Sono tre giri da 3 km come menù. Alla partenza capisco subito che ci sono dei buoni pedalatori. Appena finita la chicane bituminosa in paese si attacca la salita su sentiero. Bella ripida. Perdo il gruppo di testa. Supero una ragazza e mi stabilizzo. Dopo un po' non vedo nessuno davanti. Nessuno dietro. Un po' di piano dopo lo scollinamento e si scende assai decisi. Vedo l'asfalto con bordo muretto. Freno e vado di coscia ... era da un po' che non mi capitava la tombolata. Qualche escoriazione ma nulla di grave. Tratto breve e poi una lunga V su prato prima di rientrare in paese. Scorgo uno sull'altro braccio. Allo striscione mi si offre una birra .. ma declino ...magari al prossimo :) Secondo giro. Lo conosco. Salita che passa e discesa fatta con più attenzione e ... rischio svanito per un pelo nello stesso punto! Ultimo giro. Sorpasso l'ultima, scortata dalle scope. Sputo gli ultimi pallini in paese ed arrivo. Con sorpresa mi ritrovo 3° dei solitari. Pasta e ...torta finale. Corsa dal bel tracciato ....merita ritornare ;) | |||
|
|||
Venzone: 3TC corta | |||
Per motivi "istituzionali" devo dirottarmi alla corta. La partenza è a Gemona e l'organizzazione mette a disposizione un pulman da Venzone. Parcheggio nella città murata ed incontro il nonbujetto Comini. Lui tenta la lunga. Mi avvisa che dato il tempo della nottata e il nero che gira gli organizzatori saggiamente pensano di evitarci la cima del Quarnan (alla lunga ammazzano anche il famigerato Chiampon). Forse è meglio così. Quando scendiamo dal pulman in piazza del Ferro abbiamo appena il tempo di sgranchirci le gambe che passano i primi della lunga! Sfilano a fiotti. Mi ricordo un anno fa. Ci prepariamo alla partenza con la spunta nominale. Io sono il 52. Si parte e subito fuori paese, dopo la galleria, si attacca il sentiero. Imbuto. Poi colonna. Piano piano si consolidano le posizioni. A flash ho ricordi di percorso. Valico mirando qualcuno. La discesa è da pattinatori: le ginocchia devono tenere duro su lastre di pantano. Si arriva al Tulin a ristorarci.. e qui ci dividiamo lunghi e corti. Noi prendiamo asfalto. Forse troppo. Ora si corricchia e si risale. Forse in questi luoghi sono già stato a ottobre. Salita al monco Quarnan. Duro lo stesso. Si entra in una nuvola. Ricordo un anno fa. Il funesto. Riplaniamo giù. Mi distraggo un momento e finisco lungo. Quello davanti mi interpella: si sto bene anche se sanguino un po' il ginocchio. Più il casino del danno. Malga con ristoro. Riparto. Mi supera il quarto della lunga. Provo a stargli dietro in discesa. Scompare dopo 100 m :) Sali scendi e poi discesa a picco. Trovo uno dolorante alla caviglia, già assistito da una ragazza. Dice che verrà giù piano ... tanto siamo arrivati. Illuso! la discesa ha punti tecnici. Uno mi fulmina. Dopo qualche km imbocco la carrareccia che punta su una breve sella. Tiro il fiato essendo in salita e sbuco alla chiesetta di S. Agnese. Da qui prendo un po' di velocità, ma mi smonto vedendo lontano il campanile di Venzone. Passo uno sul ghiaione morto. Trovo Jimi che mi fa una foto. Mi preannuncia un paio di km. E' uscito il sole e subito mi sento in forno. Corricchio e cammino. Cammino e corro accanto alle mura. Entro e arrivo. Bella anche la corta. Ci rivediamo il prossimo anno. ... sulla lunga ;) | |||
|
Cortina: Lavaredo Ultra Trail |
E' l'undicesima ma non è uno scherzo. La
nongioventù non ti permette più di fare lo spavaldo, i buoni
propositi da anziano dovrebbero crescere, ma anche questa volta arrivo impreparato. Alla
#LUT non si scherza. So che un 30% non arriva. Ho visto gambe incrociate,
sentito polmoni vuoti, caviglie disossate .... eppure sono qui. Colpa di un
mail del 2007 ;). Si preannuncia caldo ma coi soliti temporali di calore
pomeridiani, ergo li subirò allo scoperto nella valle della morte. Mi reco alla partenza alle 22.30
... e già ho decine di metri di trailers pressati. Potrei usuffruire del
pettorale 78 e infilarmi dietro i top. No! esperienza già provata con esiti
mentali devastanti. Sento il mio nome dallo speaker accostato al 79. E' una
emozione strana. Vorresti nasconderti. Ma sei contento dentro. Davanti si infilano il Norvegese e
l'Apache che mi salutano. Lo speaker erroniamente annuncia la partenza della
X ed. sulle solite note di Morricone. Si parte. Durissima
infilarsi. Siamo fermi. Si comincia dopo lo striscione. Le due ali di folla
ai lati è impressionante. Ti pompa l'adrenalina. Finito il corso mi beccano
i miei "tattici". Se non chiamato filavo dritto. Si corre. Becco la
bujettaEster. Saluto. All'imbocco del sentiero siamo fermi. Una bolgia
terribile all'imbuto. Mai vista una sardinata del genere. Sono partito troppo indietro. Cammino e mi
fermo ... solo strappi metrici. Devo aspettare che il sentiero diventi
carrareccia. Ecco. Da qui si inizia veramente. Cerco di mantenere un ritmo
costante. Posporcora arriva e la discesa dapprima è dolce e permette di
sgranchire le gambe. Dietro me sento un urlo allucinante. Mi giro e vedo
lucette ferme a una ventina di metri. Penso: non sarà mica andato dritto
giù. Continuo, visto che c'è già un possibile aiuto. Poco dopo mi raggiunge
uno. Chiedo. Mi dice che uno è stato speronato da un bambi!!Cosa??? Vero??
Questa mi mancava. Comincia la discesa tecnica. Sono imbottigliato e vedendo che la fila è
senza fine evito di forzare nei sorpassi. Bevicchio dai flask. Comincio a
sentire il palato. Brutta sensazione. Si riparte a salire. Poi spiana e si
riesce a correre. So che presto ci sarà lo stop. Arrivo ed è affollatissimo. Il
palato mi fa male. Bevo dalla tazza. Provo due pezzi di banana. Il secondo è
orrendo. Devo vomitarlo. Colpa del palato o che? Mi riavvio e sulla prima
erta prendo una stirata alla spalla sx (dolorante da settembre per colpa dei
geofoni!) ...ad ogni
colpo ora mi manda scosse. Carico più a dx. Ad un certo punto aggancio due
meglie blu dei 3Castelli. E' Gimi con lo scudiero Luca. Li saluto. Subito dopo lo
scudiero ci lascia per tornare a visitare bujettaEster. Discesa. Non riesco a stare dietro a Gimi, è più potente. Spiana e lo riprendo a
Federavecchia. Qui assaggio solo una fetta biscottata. Risistemo le calze.
Riempio flasks e ... urgente wc. Riparto più leggero :) e salgo. Oramai è chiaro. Il
sentiero è migliore rispetto anni fa...forse è cambiato. Becchiamo
l'asfalto. Spengo frontale. Ora c'è una parte facile (ma esiste facile in
LUT??)... e devi solo aspettare a
scendere al lago. Pantano ce n'è poco rispetto ad un anno fa. Effettuo
alcuni sorpassi. Arrivo a Misurina dove incontro jalmicRaffaele: si ferma
per mancata alimentazione. Giro il lago, corricchiando a strappi. La salita
comincia con l'asfalto, che si abbandona prima del blocco delle 3 cime. Per
tutto il sentiero vedo treno di trailers ... credo di essere nella pancia
del gruppo. So che dopo una rampa si "vede" l'Auronzo ... alto e lontano.
Con mia sorpresa non si attacca la diretta ma si scala a dx. Vuoi vedere che
hanno cambiato percorso per evitare il taglio di asfalto? Scopro che gli
altri lo sanno ...visto che leggono le newsletter! Ed in effetti si
sale distante e poi si vira verso il rifugio. E' più lunga, ma forse meno
assassina. Su trovo il tendone esterno. Caldo brodo. Mi fa bene al palato
penso. Incontro il trattoreLara. Torno in wc e riparto. So di aver mangiato
poco ...nulla rispetto gli altri anni. Salgo in forcella col trattoreLara.
Per la prima volta arrivato su faccio una foto alle 3 cime. Guido la prima
parte della discesa che è tecnica. Vado piano visto che sotto le piante dei piedi ho come
dei sassolini che pungono. Credo siano piaghe. Un gruppo di polacchi ci
sorpassa. Il trattore li segue. Io desisto, visto che col caldo si accuisce
il problema palato. Comincio a pensare al ritiro. Appena la discesa spiana
rallento mentre l'idea malsana cresce sempre più. Riaggancio il trattore per
un attimo mentre osservo a pochi metri un tedesco cappottarsi senza motivo (ma si riprende
subito). La bestia mi sta invadendo tutto. Non vedo via di fuga, o meglio
finire tutto e per sempre. Vedo il trattore che mi risemina. Tengo un ritmo
blando. Corricchio e cammino. Passo il ponte e sono in valle affiancato alla
strada che sento lontana. Lago di Landro a dx e so che il sentiero subito si
innesta nella ciclabile. Salitella terribile per il mio fisico ma
soprattutto per la mia mente. Oramai sono out. Mi prende una esile asiatica.
Mi trascino fino a Cimabanche e appena vedo il Supporto annuncio che: mi
fermo! Mi siedo sull'asciugamano. Sono distante 50 m dal campo vita. Chiedo da
bere. Esplico, anzi sputo le difficoltà. Non ce la faccio. Mi si convince
almeno a cambiarmi. Passo il check e ritiro la borsa. Vado al prato. Bevo
molto. Una voce mi dà la spinta a proseguire. Prendo un moment e ...via!
Pausa di oltre 40' ... in bilico sul burrone del E' TUTTO FINITO. Colpo di
reni mentale. Ecco cosa è stato Cimabanche. Imbarco una nuova boraccia e
attacco la salita alla Lerosa. Sento che tutto gira meglio. Verso la sommità
trovo un culo tutto rosso. Un inglese sul bordo carrareccia se lo sta
grattando a cielo aperto. Mi vien da ridere, non si sarà mica seduto a
riposare su un formicaio? ...ma ho rispetto visto che è uno della LUT.
Scollino e aggancio un anzianotto tutto imberlato ... se lo vedessi su un
bus gli lascerei il posto ... qui è dannatamente difficile sorpassarlo.
Dall'alto vedo la malga. Esco sul prato finale e vedo il Supporto che mi
incita. Giunto al campo di Rastua mi prendo una pasta e mi siedo tranquillo
a mangiare (finalmente mi allimento). Riparto per la valle della morte
dietro a uno col ginocchio fasciato con ghiaccio. Impreca in toscano sul
medico che l'ha "tamponato" così. Non lo invidio anche se sotto i piedi
io ho
l'inferno. Recupero posizioni sulla discesa pre Travenanzes. La solita baita
ha il laip cence aghe! Era il mio punto fisso per le abluzioni. Faccio check
mentali: spalla non si fa sentire, palato cerco di gestirlo al meglio
scaldando i liquidi, ginocchio non
male. Quindi affronto la valle mortale con fiducia, anche perchè recupero
treni :) So che scollinarla permette alla mente di andare a tutta discesa. Lungo il
sentiero trovo diversi "morti" volontari e non. Ad ogni rivolo mi
fermo e uso il cappellino come spugna. Il cielo comincia ad
oscurarsi come gli ultimi anni, portando brutti presagi. C'è il rio da
passare: primo passaggio seguo il treno e mi bagno un po', secondo trovo un
doppio tronco rifiutato dagli altri ed evito il bagno anche se poi devo
arrampicarmi a gatto per raggiungere la colonna. Si arriva al beveraggio.
Qui ritrovo marcoTDH. Faccio il pieno di liquidi e lo invito a proseguire.
Lui è restio, vuol riposarsi. Ma vedo che riprende dopo che sono partito. Da
qui la salita diventa si più ardua ma soprattutto psicologica. Piano piano
si fa ma non devi vedere la sommità. Si deve fare. Qualcuno già mette la giacca alle prime gocce. Aspetto
di arrivare alla cupola gialla NF. Mi fermo infilo la giacca mentre mi
raggiunge marcoTDH. Riusciamo a valicare Col dei Bos senza lavarsi e questo
è un bene. Ora ogni santo ci aiuta a scendere. Corricchiamo solo a tratti
fino all'attacco del dente. Prima però mi distraggo e faccio un volo lungo
sulla carrareccia: un bel tonfo fantozziano ma senza nessun danno. La salita del dente mi
aiuta a riposare :) Arrivati ai ruderi si scende a picco fino al Col
Gallina. Qui decido di vedere i danni sotto i piedi. Una bella piaga lungo
la pianta su entrambi. La più dolorosa la tampono fasciandola con del nastro
medico grazie al Supporto. Richiamo all'ordine il mio compagno di sventura che come sempre
vorrebbe riposare, vista anche la sua compagn(i)a :) La LUT per lui è un lungo pro UTMB ...e allora?? ;) Dai
supo! Prima di partire vedo il 79, l'Altro senatore: una montagna! Non
morirà mai!! :D Cominciamo la salita dei tronchi messi a V. Un buon ritmo ci porta su
al traverso assai velocemente. Si risale in pietraia. Sappiamo che il
rifugio lo vedremo solo quando è ad uno sputo. Arriviamo e ci accoglie una
donna che sentendoci parlare friulano ci risponde in mari lenghe. E'
originaria di Cordovado e ci offre il the in Averau. Se non mi alimento almeno mi
reintegro! Una turca con gonellino mexicano chiede un caffè :) Discesa iniziale su pista da sci che ti fa un bene alle cosce ...
poi per fortuna diventa più potabile. Ben presto si risale. Una inglese ci
vola via inseguita da alcuni pretendenti :). Metto premura al mio scudiero .. voglio il
Giau con luce. Lui sbuffa che è solo un lungo! Dai supo! So che ci
sono due dentini prima della scalinata reale. Superiamo facilmente il primo.
Traverso. Il secondo è di slancio. Dietro una roccia mi appare Kako in
calzamagla! Aveva promesso che sarebbe venuto a passeggiare con me gli
ultimi km. Sorrido. Sono contento. I due marco si presentano. Tra una
battuta e l'altra arriviamo alla scala. Scendiamo. Sento un coro organizzato
che scandisce il mio nome :D ..ruoto i bastoni. Dentro me so che oramai è
fatta ...ma la LUT è una gran bestia .. se la sottovaluti ti sega. L'allegra
compagnia riparte. Siamo dietro al Altro. Cala la seconda oscurità. L'Altro
ci sta davanti in canotta e senza frontale! Sulla salita gli sto dietro e
gli illumini a tratti i passi. Arriviamo su nel buio e ci buttiamo giù
lasciando l'Altro. La discesa è casuale su erbosi tracks seguendo con la
frontale i catarifrangenti lontani. Si affronta l'ultimo dente. Oramai si
scavalca solo con l'adrenalina. Lo scudiero è sempre al mio fianco.
Pioviggina. Vediamo luci laggiù? Mai capito se è Cortina o che? Arriviamo a
Croda del Lago. Mi siedo e bevo qualcosa. Una volta qui c'era la birra ...
Scendiamo. Ora verificherò se come si dice la discesa è "spianata" rispetto
agli anni precedenti. In effetti dopo il primo tratto non la riconosco.
Sembra un bel sentiero battuto. Purtroppo non riesco a correre come vorrei
visto le piante dei piedi ullulanti. Ci innestiamo su una carrareccia
pantanosa e lo scudiero se ne va pattinando. Sorpasso la turca timorosa.
Dopo un po' rivedo lo scudiero. Avrà voluto sgranchirsi le gambe .. io sono
lento. Scendiamo ultimo pezzo osservando le luci del paese. Gli racconto che
è un falso vicino .. siamo ancora alti. Arriviamo alla stradina che conosco:
è il preludio alle case. Appena sull'asfalto aumento l'andatura. Passiamo
davanti al solito banchetto di un rifornimento casalingo ... ma questa volta
non c'è la vecchia ma un vecchio. Kako si ferma a chiedere info .. lui deve
tornare a dormire in auto a Pocol. Lo perdo. Visto che l'adrenalina di
Cortina mi fa aumentare l'andatura. Comincio a recuperare gli appiedati ...
2 ...altri 2 ... altri 2 ... corro .. ma dove c'è il mio fondo d'energia??!!
Adrenalinaaa:D Arrivo e mi inchino ...verso tutti coloro che hanno permesso
questo ... che hanno condiviso .. spinto .. maledetto. A vualtris!
Chi resterà l'ultimo dei LUTMohicani? :D |
26h5'49" a 13h33'15" da Antolinos - 120 km 5770 D+ |
|
Sigilletto: Memorial Gerin |
Finalmente torno a questa corsa montana dopo la prima camminata con tanto di verbale di anni fa. Partiamo dall'organizzazione: ottima! Ci si raduna nel ridente paesetto di Sigilletto e come sempre allo starter chiudo la coda. Sull'asfalto che sale avanzo nel gruppo salutando più di qualche conoscente. Si vira a sx per una carrarreccia che comincia subito a tirare. Piano piano salgo. C'è un papà che dà le dritte a suo figlio. Altri bimbi sparsi si consumano. Consumo anch'io energie e dopo 1.6 km considero più redditizio smettere la corsa. Una tutta rossa ha una corsetta breve ed assassina. Affianco la bujaPresident. Orpo quanto tira! Appena spiana mi pialla. La riprendo a fatica in uno strappo di sentiero che porta al ristoro. Mi faccio la solita pausa trail. Riparto. Spiana e vengo ripreso dalla bujaPresident assieme ad un vecchio che sbuffa come una locomotiva. Fatico dietro al Bpresidenzial. Spero nella salita. Infatti c'è una deviazione con tanto di irto sentiero. Ci sono due ragazzine. Una tutti la chiamano, deve essere le beniamina .. imprendibile per me. Una vera capra. L'altra ha finito la benzina. Salgo. Viro e scendo in velocità. Mollo tutto stando attento a non farmi male. Ultimo pezzo ed arrivo. Il panorama e l'ambiente ti ripaga di tutto il sudore. Ora il terzo tempo su e poi giù. Tornarai :) |
45'09" a 15'59" da Romanin |
|
Passo Pura: Short Orchidee Trail |
Saltato il Vero un anno fa per infortunio mi convinco a provare la versione short causa impedimenti loggistici. Al Tita Piaz per il ritiro pettorale incontro il boss della LUT e gli dò appuntamento al 22 ... se Lui c'è :D. Alla partenza trovo sardinati diversi conoscenti tra cui il JackRosandiano. Scorgo FranzEvinrude tra i suoi e lo aggancio. Partenza in discesa bituminosa e subito FranzEvinrude mi scappa via da buon stradista. Per fortuna si vira su carrareccia cammellata che ben presto si trasforma in sentiero e sale. Sono in un treno con diverse donne. Il tappo è maschile e ci metto un po' a stapparmi. Vedo su FranzEvinrude anche lui ben Bcircondato. Pioviggina ed è una buona condizione termica per me. Aggancio FranzEvinrude poco prima di Forca di Montof. Il Brutto passo avrà il nome per un motivo. La foschia non permette di atterrire lo stradista ... ma si percepisce. Si comincia a scendere. I discesisti cominciano a farsi sentire sfiorandoti. C'è qualche pietra viscida e si deve fare attenzione. Potresti volare ...giù. Mi accorgo di non aver stretto le salomon e batto in testa (Errore grave). Sorpasso il compagno e arrivo al rifornimento a casera Bernon. Coca e banana. Stringo i cordini. Comincia la lunga discesa al lago di Sauris. Riesco a mantenere una velocità a me inusiale :) Effettuo alcuni sorpassi. Appena spiana FranzEvinrude mi riaggancia. Era logico. Subito dopo arriva una sua nuova conoscenza parmense. Ora la strada è pianeggiante e costeggia il lago. Dura mantenere il passo dei due. Comincio ad andare in riserva. A posteriori capisco che dovevo alimentarmi (inutile portarsi dietro cibo se poi non lo utilizzi!! Errore grave). Prima di risalire c'è il ristoro. evito il salame ed il formaggio, solo due pezzi di banane e via. Il sentiero si alza nel Bosco Flobia. Stacco lo stradista che mi riprende sulla carrareccia che lentamente ci porta al sentiero didattico. Qui mentre cammino in riserva mi sorpassa il primo della lunga. Lui corre dopo oltre 40 km ... io boccheccio dopo 20 km ... mah. Davanti vedo allontanarsi FranzEvinrude, lui ha più energie. Incontro la piccolamedagliata e assieme tagliamo il traguardo. Bella corsa e ben organizzata. Si Short ma Gran Bel trail! Tornarai par il Ver! |
3h8'22" a 1h8'54" da Francescatto - 22 km 1400 D+ |
|
Forni di Sopra: Vertical Varmost |
Per distogliersi dalla
calura de basse, cosa c'è di meglio di un vertical :) Dopo
l'esperienza senza bastoncini di un anno fa ... decisamente riparto con. La
pista ti mangia le gambe già dal via, ma non al nugolo di ragazzini che
scattano come bambi. Non mi lascio trascinare dalla foga e cerco di tenere
il mio passo. Piano piano si comincia a sorpassare. I morti sfilano via più
veloci del previsto. Grondo. Alzo lo sguardo e vedo i primi. Sembrano ad un
tiro .. ma c'è distanza. E che distanza. Ci si alza. Supero il
rosandrianoCaputo e l'aldinaBelinda. Ne ho un'altra davanti. Prendo la rossa
di Sigiletto. Anche qui ha la sua corsa passetto. Non molla mai. Bestiale.
Scontro un ragazzino contromano piangente. Chissà cosa gli è successo. Non
ho voce per chiedere. Incontriamo una che offre un po' di acqua. Non riesco
a prenderla, sono dall'altra parte. Peccato. Ora confido nel ristoro. Sono
un fontanazzo. Vedo il bujettoZatti. Al ristoro lo prendo. Bevo/rovescio
acqua addosso. Riparto sempre facendo tira e molla con la rossa e il
bujetto. Lo strappo ora ci porta al piano della seggiovia, arrivo dei
bambini. Altra acqua. Si abbandona la pista per la strada. Chi ha gambe
riesce a correre. Si riprende a salire su ripido sentiero. Ho perso
definitivamente il bujetto ... mentre riaggancio la rossa. Arrivano i dog..
e sono partiti dopo! Il primo è un lupo grigio trascinato dal padrone. Ad un
metro c'è un hasky che trascina su il suo padrone :) Mi mangiano in un
baleno. Riesco a fare un
sorriso a Mandorino per la foto. Gli ultimi 100 m sono quasi in discesa.
Lascio passare la mia compagna di sudata. Penso di aver fatto un buon tempo
... invece :( Comunque non mi lamento non è la mia peggiore prestazione di
sempre ... se partivo alle 15 forse battevo il Tad :D Questa volta mi fermo alle premiazioni (memore della perdita di un anno fa) ... e come volevasi dimostrare nessun premio a sorpresa! |
49'00" a 19'24" da Pivk - 4.6 km 830 D+ |
|
Forni di Sopra: Skyrace Dolomiti friulane |
Non c'è l'affluenza degli
anni passati ... forse perchè ora si richiede il certificato medico (a che
serve poi??). Questa edizione non ha il Cason Boschet e quindi dovresti
soffrire meno il caldo. La nottata non mi ha portato al via nel miglior dei
modi (eufemismo). La partenza è quasi senza preavviso. Subito hai la
carrareccia morbida di un paio di km che ti porta all'attacco della prima
salita. La salita al Lavinal è dura. Lunga. All'inizio c'è un banchetto e
prendo acqua. Per fortuna sei sempre all'ombra. Se ti permetti di alzare lo
sgardo vedi queste formiche colorate che ti indicano il futuro. Ma il vero
futuro è sempre oltre. Io lo so, oramai la conosco. Sorpasso chi mi fa da
tappo. Alcuni gentilmente ti lasciano passare. Verso la cima c'è un piccolo
pianoro. Falsa illusione. Manca ancora un bel strappo per arrivare ai 1972
m. Solo a pochi metri vedi la grande croce. Poi si inizia a scendere. Non è
tecnica. Scorrevole erbosa. E subisco un paio di sorpassi prima del
Campuross. Alzo lo sguardo e vedo per la prima volta che le montagna attorno
valgono! Prima della casera Menon c'è il ristoro. Mi disseto e porto via un
po' di frutta secca. Ora c'è il traverso. Uno mi supera e cerco di stargli
dietro. Non ce la faccio. Ma in lontananza vedo altri. Bravi discesisti che
piano piano accorcio salento all'Urtisiel (1990 m). Il bello di questa
forcella è il vuoto della discesa. Ghiaione ripido. Qualche zig-zag lo
taglio. Mi porto dietro uno. Superiamo alcuni in difficoltà. Passato il
ripido il compagno mi pianta. Io comincio a sentire le cosce. Ora la discesa
è sconnessa. Vedi il Giaf ma sai che prima hai un'altro dente. Il cambio di
pendenza è una secca V che mi imballa. Il sole comincia a picchiare. Dopo il
primo ripido c'è un banchetto sali-acqua. Il Caputo mi serve ....mi sa con
compassione :) Saluto e si risale. Pezzo di corda per un piccolo dente. Si
continua fino allo scollinamento. Un po' di traverso e un altro bicchiere.
Ora giù in picchiata. Prendo alcuni ma altri due mi mangiano. Arrivo al Giaf
e faccio il pieno. Ora giù di nuovo senza soluzione di continuità. Il
sentiero è scalinato e non dà pace ai miei muscoli. Trovo uno che mi aveva
sorpassato seduto: lui dice stirato. Dopo un po' si sottoboschizza e si
interra. Prendo una coppia che scende lenta. Poco dopo l'innesto sul cemento
sento dei passi. Una in rosa mi lascia sul posto. Cerco di starle dietro
dopo il ponte ma non c'è nulla da fare. La strada ammazza. In una sky
sarebbe da evitare. Una bimba mi offre un gradito bicchiere di sali alla
fine dell'asfalto. Ne approffitto per rinfrescare anche la testa in un
mastello. Perdo uno. Qui oramai è fatta. Vedo davanti alcuni. Ne prendo uno
solo. Non ho accelerazioni. Il ponte finale ti fa ridere. Non so se torno. La cosa che mi ha fatto incazzare è che il Fenix2 si è spento dopo 2h di corsa ... senza motivo... e non è la prima volta. La Garmin ha completamente toppato con questo modello!! |
3h28'34" a 1h26'53" da Bratina - 20 km 1600D+ |
|