Rieccoci al S1, gara che decisamente non amo. Anzi.
Dicono che questo anno sia cambiata, in tutti i sensi.
Arrivo alla partenza e non c'è nulla. Mi vien un sospetto che sia da
un'altra parte.
Chiedo all'unico presente, il tamburista, e parcheggio nel piazzale.
Dopo un po' mi fanno spostare. Vedo arrivare i bus. Mi cambio. Fa freddo
e mi vesto a cipolla. La partenza è a griglie per colpa del budello
iniziale(??!! ... bastava far partire dal piazzale del confine e tutto
si sgranava!!). Griglie secondo ITRA e con numeri un po' ad cazzum. Non l'ho
messo e sono nella terza con volti conosciuti... da ErmaTOR a GjakUTM,
dal lupoman alla GR. Aspettando l'assurda partenza, lupoman vuol un
selfi con noi, tre bestie antropomorfe. GR ride, io no, so cosa mi
aspetta. GR dice che è alla sua prima ultra. Azz!! scelta proprio bene
come battesimo del fuoco! Dato i budieipostumi le dico che la prima
parte skystile la faccio con calma. Ok mi accodo.
Il gps non si accende. Provo e riprovo. Nulla :(
Si parte. Discesa controllata per non rimetterci le caviglie. Guado
sotto lo sguardo sloveno. Si comincia a salire. Trenino. Davanti c'è uno
sputacchiante, bisogna stare un po' distanti ;)
Si valica Beka dove un tè caldo ci va. Si scende un po' e poi si punta
sull'altipiano verso S.Servolo. E' un pezzo scorrevole dove si riesce a
mollare le gambe. GR va alla grande. Dal castello si domina. Una
occhiata alla valle che conosco e giù per gli scalini per poi prendere
il sentiero che arriva al primo ristoro. Sentiero facile che fa slalom
tra gli alberi e i mucchi di vestiti della tratta balcanica. Un jeans e
un arbusto, uno zaino strappato e un pino. Dolina. Check, mela e bevuta
tè. Lampo micidiale di JD! Si attacca la salita di monte carso con
energia. Riprovo ad accendere il GPS. Nulla. E' il tasto sopra sx. Per
rabbia schiaccio tutti. Si accende! Mi accorgo che al buio l'avevo messo
al contrario!!! Sono un vero monaaaa!!!I primi incontri della 167. Meritano
un plauso. Questa salita non la ricordo. Si lambiscono i ruderi della
sommità e si inizia a scendere. Se uno non richiama siamo persi per
colpa mia! L'inizio è dolce, poi si picchia su ghiaione. Facciamo una
sana discesa controllata. Preservare le caviglie e i muscoli. Invasati
treni sorpassano. Cerco di capire l'altimetria e i km dal roadbook sul
pettorale. Il genio che lo ha stampato l'ha messo sul retro in arial 6 e
non al contrario!! Le corse che si credono grandi
curano questi dettagli!! Si vedono su uno sperone opposto gli altri. Ma
dobbiamo andare là???? Mi sa di si ...con calma ... non c'è fretta... e
ricorda fa più impressione da qui che da lassù :D
Esce il sole e il tepore a tratti si trasforma in caldo osceno. I raggi
nel bosco oscuro sono baci di vita mortale. Scesi si riprende a salire.
Ops! Vedo Spartacus! Un abbraccio dopo secoli!! La salita allo sperone è
un po' dolomitosa: gradoni e tornanti. Arriviamo su e c'è il passaggio
in corda. Vorrei fare una foto ... ma anche no. Discesa scalinata da sky
saltellante. Si risale per l'ultima vera fatica. Nessun problema ad
arrivare al ristoro a metà salita (21 km). Bevo e frutta secca. Per ora
lo stomaco va come ai vecchi tempi. Nessun gel. Si riparte su un tratto
boschivo. Una coppia davanti litiga. Arrivati su si ondeggia tra i morsi
delle pietre sulle caviglie e i tocchi ai verdi. Incontri ogiessini.
Quassù il cielo ti dà il più forte degli abbracci. Il pezzo sky è finito
con un dito medio. Wolf comincia a macinare sulle gobbe di cammello.
Dopo un po' lupomen mi saluta. Non l'avevo visto. Sto puntanto. Questo
tratto lo conosco. Non mollo. Arrivo alla base vita. Incontro cividalman.
Carico il tè. Mangio un pezzo di prosciutto e rubo una mela. Riparte con
me. All'obelisco altro incontro ogiessino. Nei tratti di monte grisa fa
strada cividalman e tira. Via crucis. In cresta. Tiro io. Sorpasso i
maestri del nordwalking. Un'auto quasi li stende. Arrivo a Contovello.
Luca vuoi una birra? No grazie (violento me stesso). Allora facciamo una
foto :) Riparto, ma prima do un gel. Lo vedo provato. Si scende per orti
scalinati fin quasi al mare. Per poi risalire. Scala. Sole picchia.
Sento che sono vicino a S.Croce. Mangia! Ora il tratto veramente
muscolare. Sono pochi km ma spakkapalle. Creste. Incontro la scopa dei
21. Seguono uno che ha la dx in metallo. E capisci molto. Picchiata giù
con corda. Sorpasso. Passaggio della costiera. Picchiata giù con corda.
Acqua. Tramonto. Salti tra i massi. Un tratto allagato. Dentro. Come
caxx si fa a mettere un tratto cosi???!! Non so come faranno quelli
dietro con la frontale. Sul pontile ci sono i pompieri ... boh. Porto
piccolo. Impelliciati. Io puzzolente. Si risale. Uno del iper col gps
confuso. Oramai tutto asfalto. Arrivo ...quasi in culo ad ErmaTOR.
Il mio trail migliore.
Organizzazione da rivedere ... e il post mahhhh!
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