quando corri e vivi |
XII edizione del ... trofeo kaiser |
|
Qui parteciperanno inconsapevolmente e in disordine alcuni di voi ... ed il mio spirito |
S1 |
Visogliano 10-1 |
Non dovevo andarci. Slittata mi sono iscritto pur
sapendo di avere solo una decina di km nel motore. Decido di optare per
il bus per evitare multe covid e scelgo lo start delle 7. Sul mio bus
incontro il Zuff, che ha sicuramente un altro tipo di motore e quindi
non lo vedrò più. Noto la sua frontale. Capisco che sarà ancora buio,
ravano nel camel per recuperarla e me la sistemo. Scesi all'Aria di
Ricerca siamo invitati a partire distanziati. Prima mi trovo un
cespuglio per la pipì. Operazione complessa visto che sono vestito
multistrato e il freddo poi non aiuta a trovarlo. Fatto, ma non curo la
richiusura della cipolla. Errore! Accendo frontale e parto. Dopo un
centinaio di metri sento chiamare. Sono salvato da quello dietro, non
avevo visto una deviazione!! Zigzag in boscaglia. Quelli che partono
dietro mi superano. Dopo un paio di km mi assesto a seguire da lontano
le luci di un gruppetto. In una dolina li vedo tornare in dietro.
Assembramento. Non si capisce dove è il tracciato. Uno ha la traccia gpx.
Fa strada e in effetti dopo ritroviamo le balisature. Si esce allo
scoperto e la bora comincia a farsi sentire. Inizio la salita al Cocusso
con il chiaro. Sorpasso qualcuno ma sono di più i contro. Più si sale
più il terreno è ghiacciato. Servirebbero i bastoncini, ma io sono
testardo e non li uso su queste distanze. |
|
57 km | |
|
|
Carnia Race |
paluzza 11-4 |
Non è la classica sky ... è una maratonina movimentata. Il tempo minaccia, ma è solo una minaccia. Parto col Kway, e sbaglio. Il corona vuole le sue regole ... e allora le donne sono le prime che partono. Dopo 3' gli uomini, a caccia :) E' una corsa gran parte bituminosa ma altamente odorosa. Il primo che mi investe è sulla ciclabile dopo aver passato il ponte di Sutrio: letame. Ti apre i polmoni. Qui prendo le prime donne. GdF se ne va. Alla prima inversione ristoro acquoso (serve anche se è umido) e poi la strada sale verso Priola. Salita costante. Oramai siamo sgranati. Ridiscesa verso Sutrio e poi via verso Cercivento. Anche qui per una inversione a U. Abbandonato il paese ci si inoltra nel bosco. Intravedo una chioma, ma la salita me la fa sfuggire. Cerco sempre di mantenere la mia andatura, non ha senso camminare visto che non so camminare. Sterrato. Altri odori. Di pino. Si scende. All'attraversamento della statale rivedo la chioma. Aggancio impossibile anche perché riprende la salita a Treppo Carnico. | |
21 km | |
|
|
T3C |
Gemona 16-5 |
Trail 3 Castelli versione short. L'ho sempre ritenuto un buon trampolino
LUT nella sua long version. Pur sotto la santa guida mi perdo per trovare il posto infilandomi in cul di via Fornas; inverto in una strettoia sterrata e annusando auto
sospette arrivo al luogo della partenza. Norme anticorona e quindi start
a scaglioni di cinquanta ogni 2'. Sono nel secondo. Giù subito in
discesa in un serpentone che dopo un km si stringe infilandosi a dx
nella boscaglia. Serpentone che improvvisamente inghiotte se stesso.
Davanti a me urlano: sbagliato sbagliato, giratevi! Dietrofront e
ritorniamo ad una deviazione per rinestarci nella pancia dello scaglione
successivo. Prima regola dei trail dimenticata: mai fidarsi ciecamente
dei precursori. Guado. Guardo. Foto? Chissà. Ben presto si sale. Strada larga. I
sorpassi sono all'ordine del secondo. Soprattutto quelli subiti. GdF lo
vedo andar via. Mi impongo di tenere il mio passo. La mia è una corsa
radente. Mi arrivano flash di me none nine, stessa andatura
mentre lei camminava attorno alla tavola. Dopo i 90. Anni. Ho difficoltà
a tenere il passo dei veri camminatori. Stessa mia andatura, ma meno
affaticati. Il tempo è afoso. Gocciolo. Dal cespuglio. Dalle braccia.
Forse ho sbagliato a non portarmi da bere. La galleria mi rinfresca con
le sue sudate. Inizia il sentiero ed inizio al passo. Inizio una discesa
semplice. Poca. Si risale. Sento musica. Sempre più vicina. Metal. Mi
giro e trovo uno con la radio a tutto volume. Mi sorpassa, per fortuna.
Continuo con la mia andatura. Difficile sorpassare i bastoncinati. Ce
n'è uno che fa da tappo. Ad un certo punto trovo la forza di stapparmi.
Prendo Silvy. Le chiedo se ha un paio di forbici per il cespuglio grondante. Dà la sua disponibilità con ...forbici da benda :) Mi
sento chiamare da dietro. Mi sta raggiungendo il Cantiniere. Lui è della
zona. Rapido scambio su quanto manca alla forcella. Non moltissimo dice
e mi abbandona. Risento la musica. L'ho davanti. Stessa andatura. Mi
subisco il suo suono. Ai Guns non ne posso più e mi sforzo a superarlo
... devo sprecare energie per distanziarlo. Pace. Riprendo il
Cantiniere. Sento odore di costa. Profumo che mi apre i polmoni. Scorgo
a lato sentiero alcuni con la birra in mano che aspettano la griglia.
Maledetti! Rassegnato forcello. Prendo un po' di velocità e effettuo un
volo. Atterro con la mano. Nulla di grave. Ora mi aspetta il dente. Vedo
sopra a me alcuni ben distanziati che mi danno la pendenza mentale. Sguardo ai piedi e su. Una nube bassa
mi accoglie in cima al Cuarnan. Un flash passato mi bombarda per un
attimo il cervello. Anni or sono. Un lampo. Il lampo. L'unico lampo. Mi
riprendo dal torpore e inizio a scendere. Mai fatto questo lato in
discesa. Il sentiero con le pietre sporgenti a sgambettarti o l'erbetta
viscida probabilmente infarcita di zecche? scelgo la due. Alcuni
sorpassi ... pochi sguardi a la plane (la me)... devo rimanere concentrato sui
piedi. Non posso farmi male. Prima del ristoro prendo l'uomolupo. Dice:
c'è sempre un motivo valido. lo vedo :) Si riprende a scendere. Metto nel
mirino la coda in blu. Si ferma per il sorpasso. Grazie. Sto sul
sentiero. Prendo la punta della dx e volo in avanti. Batto il ginocchio.
Male? No. Continuo la discesa. Entro nei primi fogliami. Qui trovo il
pantano. E il Cantiniere mi piomba alle spalle. Un po' sto in scia e
imparo qualcosa. Mi riprende la coda in blu. Altri. Appena passato un rivolo punta dx (sempre quella) e
...lungo. Di muso. Mani. Ambedue. Stinco. Dx. Dolore. Rivolo rosso. Fatto male? NOO!
Riprendo claudicante. Solito check (oramai sono abituato, soprattutto al
buio. Dopo le cadute devi fare il check: hardwarearticolare: passed?... softwarementale:
passed?...se qualcosa non va trova soluzione o disattiva pezzo).
Riscaldo tutto lungo la salitella. Risorpasso il Cantiniere. Si scende.
La testa gode del non aver rotto nulla. Riprendo ma gambe dure. Siamo in
due. Ci fermiamo non vedendo più fettucce. Consulto: strada giusta? si,
obbliga. Lastrico di pietre. Tagliamo asfalto alcune volte. Non sento
ancora lo spicher nostran (che il ceceno abbia fatto
il lavoro?). Passo alle solite domande: quanto manca? Ti sos rivat!
la falsità dei volontari è pari alla stupidità del trailer :) Incrocio
nonuGerin: velu! Comincio ad annusare la fine quando sento
vociare. Vedo auto. Foto. Devi fare tutto il giro del campo! Grazie per
dirmelo! Il compagno mi è scappato. Vedo lo striscione. Lo spicher c'è.
Ancor molto vivo. Lo guardo. Mi guarda. Si inchina. Snocciola i nomi. Mi
inchino a lui e alla sua veggenza. Tre birre. Una chiusa. Concludo un buon allenamento. Un piccolo mattone verso la LUT. Grazie a chi l'ha organizzata e chi mi ha spinto da sintat. |
|
21 km 1500 D+ |
Sulla lapide scrivete: Anche in questa corsa non sono arrivato ultimo ;)