Situata
tra Limoux e Carcassonne l'abbazia di Saint-Hilaire è già nominata nel
825 quando vi venne trasportato il corpo del santo. Codeva della
protezione dei Conti di Carcassonne ma durante l'eresia catara gli
eretici la devastarono. Nel 1246 Luigi il Santo intimò la restituzione
all'abate delle terre confiscate ai catari. Varie volte il Papa
rimprovera all'abbazia un reddito insufficiente. Qui nel 1531 si
cominciò ad elaborare il metodo di vinificazione blanquette. Quattro
gallerie ad arcate ogivali racchiudono il chiostro trapezoidale (lato
lungo sud). Le colonnine sono doppie con motivi vegetali od animali. La
galleria est ha scolpito sul muro una scacchiera (forse per fare i
conti). La chiesa ha tre navate a volte ogivali con archi doppi. Il
pezzo più importante è il sarcofago di san Saturnino (primo martire a
cui era dedicata l'abbazia) attribuibile al Maestro di Cabestany. La
parte anteriore ha scolpito l'arresto ed il martirio. Appena fuori
dall'abbazia si trova la grotta vinoteca. Tutta l'abbazia è cinta da
resti di mura medioevali. |